“L’Italia e le energie rinnovabili” è il convegno organizzato a Roma, nell’auditorium Enel, per fare il punto su uno dei fattori determinante lo sviluppo globale dei prossimi anni. Parlando dopo il Presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e dopo l’ad di Enel, Francesco Starace, all’amministratore delegato di Enel Green Power (EGP),  Antonello Cammisecra, è toccato entrare nel dettaglio di un settore tanto complesso quanto innovativo.

Cammisecra ha ricordato come il 2016 sia stato un altro anno di crescita straordinario delle energie rinnovabili e che, secondo la IEA, entro il 2022 la capacità di generazione da fonti rinnovabili crescerà del 43 per cento, un ammontare che equivale a metà della produzione proveniente dal carbone. L’amministratore delegato di EGP, nell’annunciare, “al di là di ogni ragionevole forma di scaramanzia”, come nel 2017 la sua azienda arriverà ad avere una produzione complessiva record di ben 40 GW, ha anche ricordato quanto le rinnovabili siano fondamentali per favorire la transizione verso un modello di economia circolare. A ciò – ha detto Cammisecra – va aggiunto che per le rinnovabili i tempi di costruzione degli impianti sono diventati molto più brevi, che la velocità di risposta alle nuove richieste del mercato è molto maggiore e che le rinnovabili garantiscono maggiore sicurezza in termini di approvvigionamento.

Cammisecra si è espresso anche su questioni regolatorie. “non chiediamo – ha spiegato l’amministratore delegato di EGP – incentivi, ma serve un quadro regolatorio stabile in modo da consentire alle rinnovabili di muoversi in un contesto competitivo” “Noi siamo pronti – ha quindi aggiunto Cammisecra –  anche l’industria italiana è pronta a riportare in Italia l’esperienza accumulata a livello globale in questi ultimi anni. Con un caveat importante: bisogna essere innovativi e sapersi rinnovare ogni giorno nel proprio modello di business per essere sempre sostenibili”.

Nei prossimi tre anni “pensiamo ci sarà una seconda grande ondata di investimenti sulle rinnovabili non incentivate, a valle della strategia energetica nazionale”. Ha invece sottolineato l’amministratore delegato di Enel, Francesco Starace, che ha poi parlato di una vera e propria “rivoluzione delle rinnovabili” in cui l’Italia è leader grazie ai progressi fatti nella tecnologia e che vede proprio Enel come capofila con Enel Green Power che l’anno scorso ha installato 2.000 megawatt in rinnovabili e che quest’anno traguarderà i 2.500 megawatt.

Per questo secondo Starace è “necessario operare sulla funzionalità delle reti elettriche”. “La digitalizzazione delle reti elettriche – ha ricordato l’ad – è la condizione necessaria per continuare a sfruttare la competitività delle tecnologie rinnovabili”. Starace ha infine sottolineato l’impegno economico di Enel ricordando che il piano di sviluppo dell’azienda prevede 5,3 miliardi di investimenti solo in digitalizzazione.

Il Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni, aprendo il convegno, ha invece ricordato tanto il ruolo dell’Italia, come uno dei paesi protagonisti a livello globale, quanto  importanza di adempiere a tutti gli impegni internazionali. “Gli accordi di Parigi – ha detto Gentiloni – non sono solo da difendere ma da attuare”.

“Nel settore delle energie – ha detto il Presidente del Consiglio – ovunque c’è una grande domanda d’Italia: se sapremo lavorare assieme saremo capaci di rispondere con successo a questa domanda”. Infine una importante sottolineatura sulla questione occupazione. “La transizione verso le rinnovabili porta con sé anche un numero significativo di posti di lavoro che potrebbero passare dai 10 milioni nel 2016 ai 30 milioni del 2030”.