Il nostro prodotto interno lordo (PIL) nel 2017 è cresciuto dell’1.4%, stabilendo il record degli ultimi sette anni. Il dato è stato rilevaro  dall’Istat nella prima stima relativa alla crescita in termini grezzi, basata sui dati trimestrali.

L’economia italiana non marciava a valori di questa importanza dal 2010 anno in cui poi la crisi economica e finanziaria fece sentire tutta la sua forza distruttiva. Ora c’è da attendere per capire se la prima stima annuciata oggi dall’Istat,  non ancora definitiva, sarà confermata in modo defintivio. Se così fosse il +1,4% sarebbe il livello più alto dal +1,7% registrato appunto sette anni fa.

Questo dato pur positivo non accontenta il segretario del PD Matteo Renzi (nella foto in alto) che a margine dell’incontro con Confcommercio a Roma lo ha definito “troppo basso”. Renzi ha anche azzardato un pronostico: “È immaginabile che il dato della crescita del Pil,  nell’ultimo trimestre sia quasi al 2%”. Se così fosse è evidente che il risultato complessivo sarebbe ancor migliore. Ma al di là delle questioni decimali che riguardano l’anno appena concluso ciò che più preoccupa gli analisti è il 2018. L’imminente tornata elettorale, che potrebbe portare ad esiti incerti e quindi a governi deboli o a nuove elezioni, è un’incognita così forte da poter compromettere il buon risultato del 2017.