Un’università che anno dopo anno cresce scalando le classifiche nazionali ed internazionali per qualità dell’offerta formativa, per i risultati conseguiti nelle attività di ricerca, per l’alta percentuale di occupati post laurea e soprattutto per il numero d’iscritti. Parliamo dell’Università Europea di Roma dove ieri, nel bellissimo campus che sorge sulla via Aurelia, poco dopo piazza Irnerio, si è inaugurato l’anno accademico 2017 – 2018.

Il Magnifico Rettore , il Professor Pedro Barrajon (foto al lato), nella sua prolusione introduttiva svoltasi in una gremitissima Aula Magna ha ripercorso la strada di questo ateneo che seppure ancor giovane continua a far registrare una costante crescita e a diventare un riferimento per Roma e per molti ragazzi del centro sud Italia.

“L’Università Europea di Roma – ha detto Barrajon – è un’università pubblica non statale che favorisce lo sviluppo della cultura e constribuisce alla ricerca scientifica e nel rispetto dell’autonomia del sapere, promuove una concezione della scienza al servizio della persona, per la dignità umana e la convivenza civile fra i popoli, secondo lo spirito del cattolicesimo, le sue istanze di libertà, e i principi della Costituzione italiana. E’ per noi un dovere ed un onore – ha proseguito il Rettore – rievocare la missione che ispira la nostra Università e che la caratterizza dentro la variegata offerta formativa delle università italiane ed europee”.

Barrajon ha anche messo l’accento sui pericoli di secolarizzazione in “una società liquida dove anche i valori corrono il rischio di volatilizzarsi e di perdere consistenza”. “Il sistema universitario è sempre più consapevole – ha detto il Rettore – e anche la nostra università si sta impegnando sempre di più a poter offrire ai nostri studenti una reale congiunzione tra il mondo accedemico e quello del lavoro”.

Alle fine degli interventi, delle autorità e dei rappresentati dei corpi docenti e studenteschi sono stati premiati anche gli studenti con i vosti più alti (foto in basso), ricordati  tre studenti prematuramente scomparsi nel corso del 2017 e premiate le rappresentanze sportive dell’Ateneo.