Il presidente russo Vladimir Putin nel suo discorso di fine anno dopo aver espresso le sue condoglianze per la morte di Benedetto XVI ha incalzato con le accuse contro l’Occidente ribadendo che, secondo lui, sta strumentalizzando la guerra in Ucraina nel tentativo di distruggere la Russia
di Emilia Morelli
Il presidente russo, Vladimir Putin, ha tenuto il suo discorso di fine anno e non ha mancato di muovere le, ormai, consuete accuse all’Occidente che -per il presidente russo- “sta sfruttando la guerra in Ucraina per distruggere la Russia”.
Putin, nel suo discorso ha innanzitutto espresso le condoglianze per la morte di Benedetto XVI a cui ha riconosciuto il merito nel corso del suo pontificato di aver “sviluppato le relazioni tra la Chiesa ortodossa russa e la Chiesa cattolica romana”. Tuttavia, subito dopo ha incalzato parlando della condanna internazionale per la sua offensiva contro l’Ucraina: “La cosa principale è il destino della Russia. La difesa della Patria è il nostro sacro dovere verso i nostri antenati e discendenti”.
Putin ha poi affermato che il 2022 è stato un anno “ricco di eventi decisivi ” che “pongono le basi per la nostra vera indipendenza. Questo è ciò per cui combattiamo oggi, proteggere il nostro popolo nei nostri territori storici, nelle nuove entità costitutive della Russia”.
“L’anno che sta finendo ha portato grandi cambiamenti sia per il nostro Paese che per il mondo intero – ha aggiunto – è stato pieno di disordini, ansie e preoccupazioni. Ma il nostro popolo, come è stato in tutte le epoche difficili della storia russa, ha mostrato coraggio e dignità con parole e azioni e ha sostenuto i difensori della Patria, i nostri soldati e ufficiali, tutti i partecipanti all’operazione militare speciale”, ha aggiunto il leader del Cremlino.
Immancabile, poi, l’accusa all’Occidente al quale Putin addebita la colpa di aver “mentito sulla pace mentre si preparava all’aggressione e ora lo sta ammettendo apertamente, senza esitazione. E sta cinicamente usando l’Ucraina e il suo popolo per indebolire e dividere la Russia”. E, secondo Putin: “Non abbiamo mai permesso a nessuno di farlo e mai lo faremo”.
Il presidente russo ha tenuto il discorso più lungo della storia, della durata di nove minuti, parlando non dal Cremlino ma dal quartier generale del Distretto meridionale, dove ha incontrato i militari impegnati “nell’operazione speciale” in Ucraina.
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