Sono Oliviero Rainaldi e Marco Tirelli i vincitori della quarta edizione del ‘Franco Cuomo International Award’ per la sezione Arte. La cerimonia di consegna dei premi ha avuto luogo il primo dicembre a Roma, nella Sala Zuccari di Palazzo Giustiniani. Con il Patrocinio dell’ECPD, il Centro Europeo per la Pace e lo Sviluppo delle Nazioni Unite, il ‘Franco Cuomo International Award’, organizzato dall’’associazione Ancislink e intitolato allo scrittore, giornalista e drammaturgo scomparso nel 2007, si propone di valorizzare nuove forme di espressione culturale, sociale e umana del nostro tempo. Quattro le sezioni, letteratura, saggistica e giornalismo, teatro e arte, alle quali si affiancano alcuni “Premi speciali”. A selezionare i vincitori una giuria di grande prestigio, presieduta dal professor Otello Lottini e composta da intellettuali ed esponenti del mondo della cultura: Giuseppe Marra, Presidente del Gruppo GMC Adnkronos, Maurizio Scaparro, autore e regista teatra

le, il giornalista Samir Al Qaryouti, Paolo Acanfora, docente di Storia contemporanea allo IULM di Milano, Giancarlo Bosetti, direttore della rivista internazionale Reset Doc, Emilia Costantini, scrittrice e giornalista del Corriere della Sera, Piotr Salwa, direttore dell’Istituto polacco di Cultura, Maria Pia Fiorentino, scrittrice e giornalista, direttore della rivista L’eterno Ulisse. Nelle motivazioni del riconoscimento a Oliviero Rainaldi, considerato una delle voci più intense dell’arte attuale, la giuria sottolinea la presenza nella sua scultura di “una specifica  visione della forma”  e “ di un complesso rigore spirituale, in cui la germinazione del senso si riveste di mistero, spingendo l’osservatore a cogliere la verità e l’autenticità degli esseri umani rappresentati, attraverso la neutralizzazione espressiva e l’azzeramento cinetico dei corpi”. Insieme a lui ad

aggiudicarsi il Premio per la sezione Arte è stato il pittore Marco Tirelli, un altro dei maggiori artisti italiani, la cui specificità estetica, si legge “vanno oltre le proprietà fisico-fenomeniche percepibili, manifestando una dimensione trascendentale, che le proietta verso l’assoluto dell’arte”. Immagini, quelle di Tirelli, “che hanno origine in una radicale fluenza psichica e sono come matrici di possibilità, con cui esplora la complessità del reale, secondo una elaborazione estetico- filosofica di straordinaria specificità costruttiva”. Sempre nell’ambito artistico un “Premio speciale alla carriera” sarà consegnato a Krzysztof M. Bednarski, uno tra i maggiori scultori polacchi, riconosciuto e apprezzato a livello internazionale. Bednarski collabora dal 2016 con l’Accademia delle Belle Arti di Roma ed è visiting professor all’Accademia di Varsavia. Centinaia sono le mostre alle quali ha partecipato e tantissime le collezioni pubbliche e private che ospitano le sue opere. Secondo il parere della giuria “Bednarski, affascinato dalla matericità e dalla sperimentazione, ha maturato linguaggi inediti e codici estetici innovativi, dando inizio ad una nuova e interessante fase di ricerca, ispirata non più soltanto al contesto socio-politico, ma a grandi temi metafisici e universali. Le sue sculture sono trappole emozionali, che inducono chi guarda a incontrarsi con se stesso”.